sabato 24 novembre 2007

guinness

Ma quanto sono sfigati questi???
(da Repubblica.it Londra, bolla di sapone record: entrano in 42)

Chi credono di emulare??? forse nooiii???

(da Mattiafumagalli.it Festa a Conterosso, record nel bagno: entrano in 21!!)

Inutile dire che noi siamo moolto più crasti (come direbbe Fasoo), moolto più ubriachi, e soprattutto che la noi avevamo anche la vasca da bagno piena di birre, e quindi moolto, moolto meno spazio!!!

giovedì 8 novembre 2007

notizie dalla st

e' risaputo che in questo periodo molta parte delle mie giornate la passo alla st. e' altrettanto risaputo che alla st mi occupo di cose strane, tipo il genus field, i frattali, e molte chiacchiere e caffe'. ieri la mia capa lilli, che e' altrettanto altrettanto risaputo essere piu' matta di me, mi ha dato un compito (oltre al solito che consiste nel sbaragliare il mondo e sconfiggere tutti gli arroganti). mi ha detto, bea, per favore, potresti descrivere con parole tue una macchina di leonardo da vinci? di quelle che trovi al museo della scienza e della tecnica? a me proprio sembrava il caso di dire -che storiaa- perche' il compito mi gasava molto, e cosi ho scelto ben due macchine, non una, e volevo parlarvene, perche' mi piacciono moltissimo.


MACCHINA 1. LA VITE AEREA


a volte quello che non si vede non è detto che non c'è.
l'aria ad esempio. non la vedi, ma gonfia le ruote della mia bici, sbatte le persiane dei palazzi nei giorni di vento. fa le bolle all'aranciata quando soffi nella cannuccia, in autunno solleva le foglie gialle dal marciapiede.
se guardi le cose al contrario, come leonardo, non e ti fermi a ciò che appare, ti accorgi che l'aria esiste, non si vede, ma è concreta. la puoi comprimere, e lei risponde, oppone resistenza. così l'aria è come il legno, il cartone, la plastica.
e se allora avviti una vite nell'aria cosa succede? nel legno quando la giri con il cacciavite, il materiale risponde facendo resistenza, e la vite penetra, penetra sempre più a fondo.
e nell'aria? facciamo che ci siano quattro uomini a farla girare come con un cacciavite, non penetra no, perchè stiamo guardando le cose al contrario, e questa volta è come se il legno fosse sopra di noi. cosa può succedere? magari si solleva...

MACCHINA 2. LA TRASFORMATRICE



fa caldo qui a casa, è il caldo delle guance, del riscaldamento sotto il pavimento. si sente il rumore della doccia, ognuno accompagna i pensieri nella stanza.
ci sono degli spartiti sul tavolo della cucina, siamo solo io e isaia che suoniamo la follia di falconiero.
le prime note sono un colore, verde, sembra una punta che inizia a scrivere su un foglio. poi piano piano piano un'altro colore prende a spiarlo da dietro, giallo, si fa più vicino, fa capolino, di qua, il primo non si accorge, di là, si intrufola, gli bacia il collo e i capelli, poi il tamburello saluta da lontano, è rosso!, intanto gli bacia anche la mano, e il clavicembalo blu li raggiunge, e insieme si involano, e immaginano la realtà, nitidi nitidi...
io li guardo, e vorrei che la musica non si fermi, che non si debba staccare la punta dal foglio. io vorrei il colore, non il silenzio. ma siamo soli in cucina, e a volte bisogna girare le pagine.
io li guardo, e vorrei una macchina strafica, una macchina facilissima e difficilissima insieme, una macchina di leonardo. la macchina funziona così, tu abbassi una leva e lei fa girare una ruota. poi tu lasci sollevare la leva nel vuoto, ma la macchina fa sì che la ruota non si accorga del silenzio, è bloccata. poi tu riabbassi, e la ruota riprende a girare. è facile, ma fa una cosa difficilissima: è come scrivere, e poter cambiare colore senza staccare la punta dal foglio. è una macchina che trasforma un moto con le pause, alternato, in un moto continuo. è bellissima, la musica non smette mai, e noi abbiamo il tempo di girare la pagine.

Gente allucinata

In genere il mio approccio alla realtà è come quello dell'assocazione a cui è iscritta la Margheritona delle Stelle: razionalista. Ora, non voglio nemmeno scadere nello sfottò di qualunque cosa che esca di un poco dal contesto "conoscenza assodata scientificamente", tipo influenza della luna sulle coltivazioni sì, ma sul taglio dei capelli mi viene un pò da ridere, no?
Forse il mio carattere presenta un lato saccentello e saputello

però..

come giudicate voi questo?
http://www.sciechimiche.org/

Culturando 2

Prendo spunto dal buon Mario e vi lancio anche io un annuncio:

9-11;15-17;23-25 Novembre al teatro CIAK danno Trittico Celestini, formato da tre spettacoli diversi. L'artista si chiama Ascanio Celestini, chi guardava "Parla con me"(della Dandini, rai3 domenica verso le 22.30), lo conosce già. Agli altri lo consiglio caldamente! Spacca di brutto!

mercoledì 7 novembre 2007

BUSY BEAVER - CASTORI AFFACCENDATI

È un po' una palla che il mio primo post sia di argomento matematico, ma visto che ieri sera se ne è parlato, cerco di raccontare i castori affaccendati.
Il discorso di ieri sera è nato dal fatto che, secondo me, esistono numeri molto grandi che, sebbene possano essere scritti in linea teorica, sono al di fuori della nostra portata. Ad esempio, l'universo contiene circa 4x10^79 atomi. Questo è un numero molto grande, ma con la notazione scientifica si fa in fretta a scriverlo, e lo si può associare a qualcosa di tangibile.
Invece i castori affaccendati fanno saltar fuori dei numeri veramente grandi (almeno a mio parere).
Il punto di partenza è la macchina di Turing. Si tratta di un congegno ideale (nel senso che non può essere realizzato fisicamente, ma, come direbbe qualcuno, è un ausilio per l'intelletto) la cui funzione è quella di eseguire algoritmi che qualcuno le specifica.
Il principio di funzionamento è molto semplice. La macchina è costituita da un nastro di lunghezza infinita suddiviso in caselline che possono essere riempite di 0 e 1 e da un dispositivo di lettura-scrittura che esegue le istruzioni specificate ed è in grado di leggere e scrivere il nastro. Le istruzioni vengono rappresentate come diversi "stati" nei quali il motore si può trovare. Questi stati sono in numero finito. Il tipo di istruzione è altrettanto semplice:
  1. cambia stato;
  2. mantieni lo stato;
  3. stampa un nuovo simbolo sul nastro;
  4. conserva il vecchio simbolo;
  5. spostati a destra;
  6. spostati a sinistra
  7. fermati.

Sette istruzioni. Sembra facile. Eppure Turing ha dimostrato che un qualsiasi programma (qualsiasi programma che ci si potrebbe inventare) può essere implementato da una macchina di Turing. Di più. Turing ha dimostrato che esiste una MTU (macchina di Turing universale) alla quale possiamo passare un programma, e questa agisce simulando una macchina di Turing programmata per eseguire quel programma. Il programma stesso viene passato alla MTU mediante una certa codifica numerica scritta sul nastro. In sostanza, se scriviamo sul nastro della MTU un programma che dice "agisci come una macchina di Turing che addiziona due numeri", la MTU legge questo input, si comporta come una macchina di Turing qualsiasi, e dà l'output esatto.

Supponiamo adesso che le caselline del nastro siano tutte riempite di 0. Vogliamo passare ad una MTU un particolare programma in input in modo che l'output sia una sequenza di 1 il più lungo possibile (naturalmente vogliamo che si fermi!). Il parametro di entrata è il numero di possibili stati della macchina e il numero di 1 scritti è funzione solo di questo parametro. Se n=1, cioè il programma ha lunghezza 1, posso scrivere solo un 1, visto che devo fermarmi. Se n=2, è possibile mostrare che il numero massimo di 1 che riesco a scrivere è 4. Per n=3 è 6. Questo tipo di funzioni, che al numero di stati in input associano il numero massimo (finito) di 1 che si riesce a far scrivere a una MTU, si chiamano funzioni busy beaver. Dunque BB(1)=1, BB(2)=4, BB(3)=6. Fin qui tutti bene. Sapete quanto vale BB(12)? vale

BB(12)>=6·4096^4096^4096^...^4096

dove, tra i puntini, l'esponente 4096 viene ripetuto 166 volte.

Questo è un numero grande.

(Se non si capisce niente, ne parliamo quando ci vediamo :)

(Il libro da cui ho preso le informazioni è J.L. Casti, W. DePauli, "Gödel", Raffaello Cortina Editore)

martedì 6 novembre 2007

culturando


Venerdì 16 novembre, ore 20,30, Museo Diocesano

Enrico Bellone, Margherita Hack e Alberto Mantovani intervengono in "Dalle stelle alla vita", terzo incontro nell’ambito del ciclo Galileo e l'Arte del discorso ovvero l'Eresia della parola.

Museo Diocesano di Milano
Sala Arciconfraternita
Corso di Porta Ticinese, 95
tel. 02 89420019

Ingresso libero fino a esaurimento posti

.....promemoria per chi è interessato!

Ebbene sì, mi piaccione le stelle e le conferenze che ti fanno crescere due balle così proprio sotto il mento.

sabato 3 novembre 2007

poeticando

Quartina

Non posso nascondere il sole con un pugno di polvere
Non posso svelare il mistero del segreto destino
Dal mare della meditazione la sapienza m’ ha tratto una perla
Una perla che per tremor di paura non posso infilare.

A.Khayyam 1100 d.c.

questa poesia mi piace moltissimo... mi sussurra all'orecchio di cose che non possone essere toccate nè viste, solo percepite come solletico dietro la schiena, proprio in quel punto che non riesci a raggiungere nemmeno con la punta delle dita.

Hola chicos!
uno che tra poco si trasferisce a Milano

domenica 28 ottobre 2007

Mi hanno dedicato una pagina di giornale



Con molto piacere e molto ritardo hanno pubblicato un articolo sul Libero sul mio blog datato 25/08/07 firmato Camilla Montella
Non che sia un lettore di questo giornale, ma la cosa fa molto piacere!
http://www.libero-news.it/libero/LF_showArticle.jsp?edition=25%2F08%2F2007&topic=10325&idarticle=86517829

BYE

Il famoso parlamento del Bangladesh


Visto e considerato che sono stato preso per il culo per aver parlato del parlamento del Bangladesh posto un'immagine del medesimo. Vi consiglio vivamente di guardarvi il film My Architect c'è anche il sito http://www.myarchitectfilm.com
BYE

pianta


vista prospettica


particolare

Ciao a tutti!

Cari compagni e amici (che inizio...) benvenuti nel blog "Che tipi sei?".(il nome tamarrissimo "ketipi6" è dovuto a esigenze di dominio).

L'idea che ha fatto nascere questo blog è la seguente:
Non ho mai sopportato le etichette affibbiate alle persone. Mi è sempre sembrato ingiusto cercare di classificare le persone in base a pochi odiosi steoreotipi, che poi immancabilmente si rivelano essere completamente sbagliati. Ultimamente ho avuto una serie di conferme conoscendo meglio vecchi amici e trovandone di nuovi. Quando vi osservo mi sembra di avere davanti non una, ma tante persone, perchè ogni volta che vi ascolto mi sembrate così diversi e sorprendenti, un pò come dei prestigiatori che tirano fuori un sacco di conigli bianchi dal cappello. Ecco, questo è il punto. Perché quindi cercare di capirvi come singoli soggetti? (non vi preoccupate, non sto impazzendo...)Ciascuno di voi provi a rispondere alla domanda, "che tipi sei?", e provi anche a rispondersi da solo, sono sicuro che ne verranno fuori delle belle.
Ciascuno lo faccia come vuole, con immagini, poesie, libri, canzoni, parole, suoni, insomma, mettete quello che volete su questo blog. Siete tutti "amministratori", perciò potete cambiare il sito come vi pare e piace. Invitate chi volete, basta che tra tutti i suoi "conigli bianchi" ci sia quello della simpatia! :)

Io ho già in mente qualcosa, a breve la metterò!ciaooooo
P.S. Se state pensando che questa è la definitiva conferma che sono uno squilibrato mentale non vi biasimo. Inoltre, scusate per il pessimo italiano.